Radiografia
Studio Bianconi è dotato di diversi macchinari per l’acquisizione di radiografie:
– Radiografia digitale computerizzata endorale (CR)
Pur basando il suo funzionamento sui raggi X, questa tecnologia non utilizza pellicola, ma imprime le informazioni su un sensore flessibile, caratteristica che gli consente di adattarsi alla morfologia o struttura anatomica della parte da fotografare. Viene posto all’interno della bocca, poi estratto e scansionato da un laser che digitalizza l’immagine appena acquisita.
Il sistema CR, se confrontato con i sistemi tradizionali, riduce l’esposizione del paziente ai raggi X di circa il 60%. Presenta anche altri vantaggi, tra cui la velocità di “sviluppo” della lastra (10 secondi circa); la possibilità di elaborare digitalmente le foto per migliorarne la resa, la leggibilità e la diagnosi; la facilità di archiviazione e trasmissione.
– Radiovideografia
E’ l’ultimo ritrovato della radiologia applicata all’odontoiatria. Anche nei sistemi RVG il sensore (rigido in questo caso) è posto direttamente nella cavità orale del paziente, ma si distingue dalla CR perché è collegato direttamente via cavo al ricevitore delle immagini. Ciò consente di procedere direttamente con l’acquisizione digitale, senza passaggio analogico. Oltre ad offrire i vantaggi della radiografia informatizzata (facile elaborazione e archiviazione), riduce l’esposizione ai raggi X fino al 90%, grazie a tempi di esposizione estremamente brevi (0,02 – 0,04 secondi mediamente), e permette una visualizzazione immediata dell’immagine. E’ particolarmente indicata nelle occasioni in cui è necessario ottenere un’alta definizione della sezione ossea (per operazioni di rigenerazione, innesti e implantologia).
– Radiografia panoramica digitale extraorale
Conosciuta anche con il nome di Ortopantomografia (OPT), questo tipo di radiografia permette di visualizzare in un’unica immagine entrambe le arcate dentarie, le ossa mandibolari e mascellari e le rispettive articolazioni.
Il dispositivo funziona come un vero e proprio scanner che ruota lentamente attorno alla testa del paziente. Questo processo genera un’immagine della zona maxillo-mandibolare che viene visualizzata al computer grazie al software dedicato.
L’ esposizione è di circa 15 secondi e la dose radiante è ridotta di oltre il 60% rispetto alle tecnologie tradizionali.
Anche questa apparecchiatura presenta tutti i vantaggi della tecnologia digitale, tra cui la visualizzazione in tempo reale e la possibilità di elaborare e ingrandire le immagini per avere una migliore lettura.
Rappresenta ancora oggi l’esame di elezione associato ad una prima visita e all’esame obiettivo, essenziale per la diagnosi e pianificazione di casi complessi e base per la prescrizione di altri esami più specifici e approfonditi.
– Tomografia computerizzata dentale volumetrica (TC) e Cone Beam (CBCT)
Queste tecnologie permettono l’acquisizione digitale di immagini tridimensionali, che aggiungono dati importanti alle normali radiografie panoramiche. Sono particolarmente indicate per la diagnosi e la pianificazione della terapia in implantologia, ortodonzia, in casi complessi di endodonzia, nella chirurgia del dente del giudizio e del rialzo del seno mascellare. Sono indispensabili per la chirurgia guidata (nella creazione di una dima per programmare il posizionamento implantare), nonché per la realizzazione di duplicati ossei mascellari nella metodica che prevede gli innesti a blocco.
Come nel caso della radiografia panoramica, il sensore ruota attorno alla testa del paziente acquisendo centinaia di immagini che vengono elaborate in pochissimi secondi da un software che genera una fedele rappresentazione tridimensionale delle ossa mascellari.
La differenza fra TC e Cone Beam sussiste, nel caso della seconda, nel fascio conico mirato che permette di ridurre la dose radiante di circa 14 volte (!) pur mantenendo la stessa qualità. Allo Studio Bianconi prediligiamo quindi l’uso della CBCT e, per ridurre al minimo gli errori, la lettura delle immagini viene effettuata sempre in collaborazione con un esperto radiologo, il Dr. Paolo Bonvicini, titolare dell’omonima clinica.
Piezochirurgia
La chirurgia piezoelettrica è un’innovativa tecnica chirurgica che prevede l’uso di strumenti a ultrasuoni per osteotomia e osteoplastica (modellazione e ricostruzione dei tessuti ossei).
Le vibrazioni ultrasoniche consentono di incidere selettivamente l’osso senza rischiare di compromettere o lacerare mucose, fibre nervose o membrane. La precisione millimetrica della lama – associata all’azione refrigerante e sterilizzante della soluzione fisiologica diffusa attraverso l’apparecchio – riduce l’invasività, la traumaticità e il sanguinamento intraoperatorio (che si traduce in una migliore visibilità) e limita il gonfiore e il dolore post-operatori. Se paragonata alle tecniche chirurgiche tradizionali, garantisce una più rapida guarigione dei tessuti ed un elevato livello di sicurezza, rendendola quindi adatta all’intervento in zone delicate.
Trova ampio utilizzo in implantologia, chirurgia rigenerativa ed estrattiva, nella cura della parodontite e nell’asportazione di granulomi e cisti.
Misuratore ISQ – Quoziente di stabilità implantare
È attualmente il sistema più avanzato per la misurazione oggettiva della stabilità degli impianti e del loro grado di osteointegrazione. Un metodo sicuro per verificare l’idoneità di un impianto ad essere sottoposto a carico masticatorio. Non prevede alcuna procedura invasiva poiché, senza toccare l’impianto, rileva i dati in base alla sua frequenza di micro-vibrazione (la cosiddetta “RFA – resonance frequency analysis”) e quindi non rischia di compromettere il processo di guarigione, stabilizzazione ed osteointegrazione.
I valori rilevati dall’apparecchio vanno da 1 a 100 e se superiori a 55 l’impianto è pronto ad essere caricato e si può iniziare la procedura di protesizzazione.
Unità mobile per uso implantare
Per le sue caratteristiche, questa apparecchiatura è assolutamente necessaria in qualsiasi studio pratichi l’implantologia.
Prevede l’uso di frese specifiche, impostabili in base alla tipologia d’osso ed alla sua durezza e spugnosità. Permette di settare tutti i parametri per la preparazione del sito e il successivo inserimento implantare, come il numero di giri delle frese, velocità, forza di rotazione (torque) e contro-rotazione, quantità di irrigazione con soluzioni fisiologiche sterili.
A differenza delle classiche turbine da poltrona (azionate ad aria), le frese dell’unità mobile vengono attivate da un micromotore elettrico a giri controllati che permette di non subire cali di potenza e di decidere l’intensità con estrema precisione. Questa caratteristica, associata all’irrigazione con soluzione raffreddata, consente di non superare mai le soglie di temperatura (40° gradi) che potrebbero causare il surriscaldamento dell’osso e conseguente necrosi, rischiando così di compromettere la buona riuscita del successivo processo osteointegrativo.
Laser
Da molti anni il laser è utilizzato per le sue applicazioni in varie branche della medicina (oculistica, oncologia e diverse operazioni di chirurgia) tra cui anche l’odontostomatologia.
I medici e i dentisti ne apprezzano la precisione e la diminuzione del sanguinamento intra-operatorio, che, tra l’altro, consente una migliore visibilità. Anche i pazienti, soprattutto quelli più giovani, gradiscono molto questa tecnologia per la sua invasività limitata (assenza di contatto, vibrazioni e di rumore), la riduzione del dolore arrecato, l’accelerazione del processo di guarigione (per le sue proprietà di stimolare la circolazione e la risposta immunitaria) e la riduzione del gonfiore post-operatorio.
Per maggiori informazioni sull’uso del laser in odontoiatria Vi preghiamo di visitare la sezione dedicata.
Micro-camera intraorale senza fili
E’ un dispositivo ottico digitale che registra immagini e filmati direttamente all’interno della cavità orale. Le informazioni vengono visualizzate in tempo reale su un monitor esterno visibile anche dal paziente in poltrona.
L’uso di quest’apparecchiatura migliora la comunicazione con il paziente, gli agevola la comprensione della situazione, permette al professionista di spiegare meglio diagnosi e piano di trattamento. Offre un confronto immediato tra la situazione precedente e successiva all’intervento, permettendo al paziente di verificare in tempo reale la bontà del lavoro svolto dal dentista. In combinazione a delle immagini radiografiche può agevolare il processo diagnostico al medico. Inoltre, consente di creare agevolmente un archivio storico multimediale sulle varie fasi del trattamento.
La strumentazione è collegata a schermo e computer in wireless, dando quindi massima libertà di movimento all’utilizzatore ed evitandogli disagi dovuti ai cavi. E’ dotata di lente macro che permette ingrandimenti fino a 100 volte. La luce LED attorno al sensore ottico garantisce un’ottima illuminazione e quindi grande nitidezza.
Lo Studio Bianconi e’ stato tra i primi ad utilizzare questa apparecchiatura sin dal 1994 e da allora l’ha sempre utilizzata nelle sue versioni più recenti.
CAD/CAM
E’ un sistema di lettura che utilizza uno scanner ottico digitale per la realizzazione di ponti e corone (protesi fissa).
L’apparecchiatura può acquisire i dati da un sensore intra-orale direttamente presso lo studio dentistico o viene utilizzata dall’odonototecnico in laboratorio per leggere l’impronta rilevata tradizionalmente dal paziente (con la pasta e cucchiaio tradizionale).
I dati vengono poi inviati al computer che tramite un software CAD (“Computer-Aided Design“) elabora i dati ed esegue un disegno tridimensionale. Il modello viene poi realizzato dal sistema di fresatura CAM (“Computer-Aided Manufacturing“) – concettualmente simile a un pantografo – che lavora il materiale in automatico.
Per utilizzare questo sistema innovativo, gli odontotecnici devono seguire dei corsi dedicati che forniscono loro le conoscenze necessarie per conseguire la certificazione specifica.
La tecnica CAD/CAM permette sia di ridurre i margini di errore che di aumentare la qualità e la fedeltà di un manufatto protesico. Pur essendo un sistema automatizzato, l’intervento dell’odontotecnico rimane fondamentale per tutta una serie di fattori, come ad esempio la scelta delle frese e delle modalità con cui queste vengono impiegate sul materiale da lavorare, ma soprattuto per la scelta di forma, colore, traslucenza, croma, elementi determinanti per la naturalezza del prodotto finale. E’ particolarmente indicato per la creazione di protesi metal-free, come quelle in Zirconia o Disilicato di Litio.
Turbine con cuscinetti in ceramica
Il lavoro del dentista viene spesso associato al fastidioso sibilo proveniente dal trapano.
Per questo motivo le nostre turbine sono dotate di cuscinetti in ceramica, che rappresentano un netto miglioramento rispetto ai tradizionali cuscinetti in acciaio perché riducono notevolmente il rumore, aumentando il comfort del paziente e limitando il disagio.